Il Blue District è stato concepito come un catalizzatore di aziende, istituzioni ed enti di ricerca a livello nazionale ed internazionale, un luogo aperto che intende accogliere e sostenere soggetti pubblici e privati che portino innovazione e sviluppo al settore della Blue Economy.

L’iniziativa è in coerenza con l’impulso europeo. Tutti i 27 Stati membri dell'UE si sono impegnati a trasformare l'UE nel primo continente a impatto climatico zero entro il 2050. Per arrivarci, si sono impegnati a ridurre le emissioni di almeno il 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990.

Moltissima parte dei fondi strutturali ed almeno il 37% del Next Generation EU sono stati impegnati per fronteggiare la crisi climatica, riorientare la ricerca e riconvertire l’economia in questa urgente direzione. Occorre, attraverso l’inquinamento zero, il risparmio, il riuso e l’uso di materie seconde, dissociare la crescita dall’uso di risorse non rigenerabili per arrivare ad un’economia climaticamente neutrale, “green, digitale, resilienza e coesione” sono in gran parte rappresentati, per Genova, dalla capacità di innovazione nella Blue Economy. La cornice dell’Agenda 2030 è la medesima che ispira il progetto e più in generale l’attività del Genova Blue District e caratterizza i principi guida di The Ocean Race 2023. In questo momento, nel quale, su queste sfide, appare necessaria una “nuova costruzione”, la diffusione di conoscenza e la ricerca e capacitazione di “modelli”, “soluzioni”, “prodotti”, in grado di produrre risultati e prospettive, questa è la strada che il nostro progetto vuole percorrere.

“Genova Blue District – Verso The Ocean Race

The Ocean Race - il cui staff locale opera all’interno del Genova Blue District - è un veicolo su scala mondiale di questi temi. Ogni tappa, a maggior ragione la The Grand Finale a Genova, nel giugno 2023, sarà l’occasione per misurare - sui diversi territori -consapevolezza, problemi e soluzioni, anche grazie al Genova Process, che col contributo di scienziati, giuristi ed altri esperti, aggiungerà - ad ogni approdo - un tassello ad un decalogo per la protezione degli oceani, che verrà presentato all’ONU nel 2023.

Utilizzare questo evento planetario come leva di innovazione e conoscenza è la sfida che vogliamo realizzare: una leva per generare idee, innovazione, prodotti, servizi, nuove attività di impresa, capaci di misurarsi con l’utilizzazione sostenibile del mare favorendone al contempo la vivibilità, accessibilità e fruibilità per tutti.

Tutto questo confluirà nell’Innovation Village, che verrà realizzato durante la Genova The Gran Finale. L’Innovation Village sarà uno spazio animato da laboratori, esperienze di sostenibilità, incontri e nel quale mettere in scena attività di dimostrazione delle soluzioni innovative selezionate.

Nel processo descritto, la finalità specifica di questo avviso è identificare e sostenere soluzioni tecnologiche o modelli di business rispondenti alle sfide strategiche e di impatto sulla sostenibilità, in grado di proporsi come efficaci e ad alta capacità innovativa e dimostrabilità, ovvero capaci, durante l’Innovation Village, di supportare e rendere tangibili, come esperienza, sia lato business che lato visitatori e cittadini, le ricadute concrete dell’innovazione di prodotto o di processo proposta.

Facendo leva sulla consapevolezza e la propensione alla sostenibilità, nonché sui valori inclusivi e di pari opportunità che lo sport in genere, e gli sport nautici e gli sport d’acqua, praticati a livello agonistico o amatoriale, nonché le attività ludico ricreative a contatto con il mare, sono capaci di generare, si cercano soluzioni innovative sotto

Di particolare interesse risultano essere i seguenti ambiti: benessere, accessibilità, fruibilità con individuazione di sistemi che favoriscono l’uso diffuso ed equilibrato nonché la valorizzazione delle risorse della costa e del mare: opportunità di accesso a strutture, mezzi, corsi, facilitazioni per persone fragili, pari opportunità; applicazioni capaci di strutturare spazi marini o ambienti costieri integrando di fatto in una nuova cornice abilitante elementi di fruibilità, sicurezza, interattività, misurazione delle prestazioni sportive ed amatoriali, cura del contesto. Dispositivi, processi o servizi a servizio della Citizen Science, ovvero che propongono soluzioni per la raccolta e l’analisi di dati relativi al mondo naturale da parte della comunità locale.